lunedì 25 agosto 2014

Giovani Talenti - Tommy Thompson, la stella dei Quakes

Tommy Thompson il giorno della firma con i Quakes.
Tommy Thompson è uno di quei giocatori di squadre della MLS che ha preferito un contratto da professionista (140.000 dollari l'anno, abbastanza alto) con la sua squadra piuttosto che partire alla volta del "sacro" College, fare 2 o 3 anni scolastici e poi affidarsi alla sorte del SuperDraft. Anche se, a dire la verità, un anno al College lo ha passato: alla Indiana University, vincendo anche il titolo NCAA. Poi però, quando è arrivato il momento, ha scelto il professionismo. Thompson è nato il 15 agosto 1995 a Loomis, California. E' figlio di Gregg Thompson, ex calciatore della Nazionale USA.

Thompson con la maglia dell'Indiana University
Il 17 gennaio 2014 i Quakes gli hanno proposto un contratto da Homegrown Player che lo avrebbe inserito nel roster ufficiale della squadra per la MLS 2014. Come già detto, ha firmato. Non ha trovato molto spazio nei primi mesi, avendo un concorrente come Djalò, seppur quest'ultimo non abbia proprio fatto prestazioni fenomenali. Recentemente i Quakes hanno acquistato anche un altro giocatore offensivo, Matias Perez Garcia dall'Argentina.




Thompson contro il Chivas USA riserve.
Il 25 giugno è quindi andato in prestito in USL Pro a Sacramento, squadra affiliata a San Jose. A Sacramento ha disputato una manciata di partite prima di essere richiamato dalla franchigia della MLS. Prima del prestito aveva giocato solo 1' nella massima lega statunitense.
Il 17 agosto, contro Dallas, è stato schierato per 18', mentre ha disputato gli ultimi due match (contro Seattle e Philly) da titolare nel ruolo di trequartista dietro a Chris Wondolowski. Ha impressionato un po' tutti, in particolare per la sua qualità palla al piede. Apparizione anche in amichevole contro l'Atletico Madrid, dove ha fatto spesso girare la testa ai difensori dei Colchoneros. E', inoltre, spesso convocato nella Nazionale USA U20.

Caratteristiche
Trequartista alto poco più di 170cm. Veloce, agile, buona visione di gioco, buoni passaggi filtranti, gioco di prima, dribbling.

Difficile prevedere ora il futuro di Thompson; quel che è sicuro è che è un talento, ancora da migliorare, ma pur sempre un grande talento. Certo, nei Quakes ha diversa concorrenza nel suo ruolo, ma deve assolutamente conquistarsi un posto da titolare. Con 3/4 stagioni alle spalle potrebbe puntare al Mondiale 2018.


Video
#1 - Contro l'Atletico Madrid
#2 - Campionato NCAA

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