Trapp è un classe '93 nato e cresciuto in Ohio dove ha frequentato la Lincoln High School - scuola nella quale giocava - e dal 2008 al 2011 ha fatto parte dell'academy dei Crew prima di andare al college alla University of Akron, sempre in Ohio, dove ha disputato il campionato NCAA in una "scuola calcio" che ha sempre portato giocatori interessanti nella Major League Soccer, anche sotto la guida di Caleb Porter, ora allenatore dei Portland Timbers, eletto miglior coach del 2013.
Prima della stagione 2013 ha firmato un contratto da pro con i Columbus Crew. Un inizio che lasciava promettere poco, nei primi 20 match tutte tribune tranne 2 panchine. Dalla 21esima alla 37esima è diventato un titolare inamovibile dei gialloneri con 16 presenze totali. Ha anche preso parte al Mondiale U20 con gli USA.
Le partite della scorsa stagione promettevano bene, ma l'inizio di stagione di Trapp lo è ancor di più: nel primo match della stagione contro il DC United ha passato la palla 75 volte, con una precisione dell'88%, ha fatto 1 passaggio chiave e 5 passaggi/lanci lunghi tutti riusciti. Bene anche sotto l'aspetto difensivo con 4 scivolate, 1 solo fallo ed 1 solo dribbling subito.
Ben più probante il match di sabato contro gli Union, sia per risultato, sia per avversari a centrocampo. Trapp ha infatti dovuto affrontare Maurice Edu, nel giro della nazionale degli Stati Uniti qualche tempo fa e arrivato dallo Stoke City, Nogueira, titolare in Ligue 1, e Maidana, fantasista che ha calcato i campi del campionato argentino, spagnolo, messicano e russo. I numeri sono più o meno gli stessi, 1 assist, 1 passaggio chiave, 70 passaggi (82% riusciti), 11 lanci/passaggi lunghi riusciti su 13, zero falli fatti, 4 palloni intercettati, 4 "clearences" e 0 dribbling subiti.
Numeri, per ora, decisamente superiori alla scorsa stagione quando passava la palla una media di 50 volte a partita con una percentuale di successo dell'84%, più o meno simile a quella attuale. Altro dato interessante sono le 4 ammonizioni in 18 partite. Il punto debole del ragazzo sono gli scontri aerei, non aiutati dalla sua statura (173 cm), ma compensati dal compagno di reparto Tchani, alto 193 cm.
Insomma, Columbus si è messa in casa un mediano sempre sul pezzo, sempre concentrato, molto bravo quando si tratta di passare o lanciare lungo, difficile da dribblare e con un animo già da veterano, tutto per soli $100.000 di salario. Non serve sempre il nome, a volte basta saper trovare il giocatore giusto e crederci.